Shunga - le stampe erotiche giapponesi

Questo è un blog di sex toys un po' fuori dalla norma.
Già scrivere in Italia di sessualità è una cosa che la gente percepisce come "strana", figuriamoci se poi giunge qui su Plug the Fun e trova un blog che oltre alle normali recensioni vede i sex toys come protagonisti di storie erotiche e non, recensioni sui film legati al mondo della sessualità e del bdsm, racconti erotici di varia natura ed anche piccoli post più culturali, come questo che seguirà.

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Oggi parlerò delle Shunga, ovvero delle stampe giapponesi, sullo stile di quelle che sono le ukiyo-e.

Sono molto attratta dalla cultura nipponica e da circa 2 anni sto anche cercando di scrivere un libro che unisce Giappone e Europa sotto l'aspetto dell'estetica (Ma questa è un'altra storia).


Cosa sono le Ukiyo-e

Le ukiyo-e sono stampe su carta, impresse con matrici di legno, fiorite nel periodo Edo (XVII e il XX secolo).
Ukiyo significa "mondo fluttuante" e si riferisce alla cultura che fiorì nelle città di Edo (oggi Tokyo), Osaka e Kyoto che rappresentavano una realtà a parte. La parola è anche un'allusione scherzosa al termine omofono "mondo della sofferenza", il ciclo continuo di morte e rinascita al quale i Buddhisti cercavano di sottrarsi.
Fino al 28 gennaio, al Museo della Permanente di Milano c'è Kuniyoshi, considerato uno degli ultimi grandi maestri della pittura e della silografia giapponese in stile ukiyo-e.


Cosa sono le Shunga
Shunga letteralmente significa "pittura della primavera", un eufemismo dell'atto sessuale.
La parola shunga sarebbe derivata dal termine cinese chungonghua (traslitterato in giapponese in shunkyuga), che significa "immagini del palazzo di primavera".




Da parte del governo giapponese ci furono diversi tentativi di vietare queste stampe nel periodo in cui al potere c'erano i Togugawa (1603-1868), con diversi editti che vietavano tra le altre cose anche i libri erotici.
Gli incaricati di controllare che queste leggi venissero applicate erano però noti per essere facilmente corruttibili, ragion per cui c'era molta tolleranza a riguardo.
L'arte shunga soccomberà solo con l'apparizione della fotografia erotica, all'inizio del periodo Meiji (1868-1912).

Viene considerata la fonte d'ispirazione principale della produzione hentai, ovvero degli anime e dei manga a carattere pornografico.
I temi delle Shunga affrontavano tutte le sfaccettature della sessualità, sia eterosessuale che omosessuale.
Nella maggior parte delle stampe i personaggi protagonisti sono vestiti.
(In Giappone la nudità non era considerata espressamente erotica poiché era abitudine frequentare le terme ed i bagni comuni, dove la nudità e la promiscuità era la norma.)
Le ambientazioni erano realistiche: dimore, bagni pubblici, postriboli o all'aperto, come lo erano i personaggi, ad esclusione del sesso, sia maschile che femminile, che veniva rappresentato di notevoli dimensioni.
Alcuni Shunga contenevano anche scene di zooerastia come Il sogno della moglie del pescatore di Hokusai (l'immagine in alto), in cui una donna copula con un polpo (uno dei più grandi fetish dei giapponesi).
Questo tipo di stampe sono da sempre state presenti nelle case dei giapponesi, conservate come qualcosa di intimo. Non erano qualcosa da nascondere, ma sicuramente non erano qualcosa da mettere in primo piano nel salotto di casa.
Ricordiamo che la vergogna per i giapponesi è diversa da come viene percepita da noi occidentali (questo argomento è molto interessante ma lunghissimo da affrontare, promesso che prima o poi lo farò).

Posseggo una Shunga originale, regalatami da una cara amica.
Custodisco gelosamente la stampa che, un po' come per i giapponesi, è isolata in una parete tutta sua.

Vi consiglio questo sito: SenjuShunga 
e questo instagram: Daily Shunga  - www.instagram.com/senjushunga/
da seguire...
Mi auguro di avervi incuriosito con questo piccolo post molto di nicchia. Se siete interessati all'argomento ho diversi libri da potervi consigliare.

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