Come promesso, ecco la
seconda storia di Plug the Fun In.
(Leggi la prima storia qui → Stronic Drei, in moto con Rosita)
Si sdraia sul divano
verde e le presento il suo compagno di giochi:
Satisfyer Pro 2 Next Generation.
Iniziano a
familiarizzare, fanno amicizia abbastanza in fretta.
Questa volta
Samar è
via, ma non appena abbiamo finito il racconto lo ho subito informato
dell'incredibile storia di Sandra con il suo nuovo amico.
Sandra è ormai a suo
agio, nonostante sia una persona tendenzialmente timida, tiene in
mano il sex toy abbastanza comoda, tra le sue gambe qualcosa inizia a
vibrare, a farsi strada... ecco che inizia il viaggio.
__________________________________________
Siamo nel deserto, fa
molto caldo, la sabbia scotta, emana calore. Il cielo è di un
azzurro limpidissimo, Sandra galoppa su un cavallo a pelo lungo,
scortata da due uomini, due beduini. Hanno tutti il turbante, stanno
rientrando all'accampamento, dopo la caccia.
In lontananza vedono
degli uomini avvicinarsi al loro accampamento, fa sempre più caldo,
si affrettano per rientrare e avvisare il capo che degli sconosciuti
si stanno avvicinando.
Il padre di Sandra è il
capo e non è molto contento del fatto che Sandra sia uscita nel
deserto, seppur accompagnata dai suoi uomini. Non sopporta il fatto
che la figlia faccia “cose da uomini”.
Lei è invece rientrata
all'accampamento, come sempre, a testa alta. Le piace fare qualcosa
contro il padre, qualcosa che lui non vuole lei faccia, soprattutto
cacciare e uscire senza avvisarlo. Rientra infatti con l'adrenalina
in corpo, sensazione che adora, che è probabilmente in fulcro e il
motivo dominante di queste azioni. Sfidare suo padre è qualcosa che
la fa sentire viva, oltre che un modo per fare un dispetto a lui.
Il padre la rimprovera,
anche i fratelli, che subito dopo, lontani dal padre, si congratulano
invece con lei, per il coraggio e la determinazione.
Ecco il tramonto, un
bellissimo tramonto.
È ora di cena, l'ora in
cui al campo si condividono le esperienze della giornata, il momento
in cui tutti si raccontano.
Le donne sono sempre
tutte insieme, anche Sandra è li e diventa il punto di interesse
della cena, essendo una delle poche donne che hanno avuto
l'opportunità di uscire dal campo. Le chiedono tutte di raccontare
cosa ha fatto, com'è fuori.
Una delle ragazze le
chiede se ha mai usato una spada contro un bandito, Sandra risponde
fiera che è pure ucciso per salvarsi.
Si danza, scende la
notte. Nelle tende si accendono le lanterne, si sente l'odore
d'incenso.
Adesso Sandra gioca a
dadi con i fratelli. Perde continuamente, decide quindi di
abbandonare la partita e uscire al freddo della notte del deserto.
Si avvicina pensierosa
verso i bordi del campo, un po' arrabbiata, nonostante la giornata
sia stata per lei adrenalinica.
Sente dei passi... non ha
il tempo di girarsi che qualcuno la prende alle spalle, le mette un
panno sulla bocca e prova a legarla con delle corde; Sandra si dimena
un po' e riesce a non farsi legare, l'esperienza con il mondo
esterno, la caccia, i beduini, le hanno insegnato a stare sempre
sugli attenti. Riesce anche a prendere il coltello che tiene sempre
al suo fianco. Ferisce l'uomo che la stava legando, ma viene comunque
colpita in testa.
Cade a terra, vede ormai
solo delle ombre perchè è troppo frastornata, percepisce una figura
diversa dall'uomo, un'altra persona, una donna che le ha appena messo
un piede in faccia, sviene.
Si ritrova dentro una
vasca, in una stanza tutta bianca, non sembra la tenda di un
accampamento.
La vasca sarà grande
almeno 4m x 4m, è un enorme cubo di acqua. È come dentro a una
scatola, ha solo la testa fuori dall'acqua.
C'è del movimento dentro
la vasca, lei è legata e riesce a stare a galla perchè è forse
sorretta da una boa.
Cosa smuove così le
acque se lei è ferma?
Qualcosa la sfiora, è
una cosa fredda. Percepisce come un abbraccio.
Ora è chiaro, perchè
intravede finalmente qualcosa. C'è un polpo nell'enorme vasca
insieme a lei. È grande, viscido e si avvolge attorno a lei. Le
tocca il seno, le cosce, la schiena.
La paura è tanta, ma è
come se quella sensazione le piacesse.
Fuori dalla vasca c'è
gente che la osserva, ma non riesce a vedere molto bene essendo più
alta rispetto agli spettatori. Sembra abbiano i visi scoperti.
Sandra cerca
continuamente di allontanare il polpo, del quale percepisce le
piccole ventose ormai ovunque, anche sul clitoride.
Si rassegna.
Ogni volta che il polpo
la sfiora, il suo corpo reagisce; i brividi le attraversano il corpo,
fino all'ultima vertebra cervicale.
Tutto diventa caldo. Si
vergogna.
Sente come un tizzone
ardente che le scalda le cosce fino al ventre, inizia a tremare e ad
avere degli spasmi.
Le ventose del polpo
tirano, è come se le stessero ciucciando via parti di corpo. Più lei
trema più lui reagisce famelico.
Una delle persone
presenti alla scena entra nella vasca e si avvicina a Sandra.
Dovrebbe essere
spaventata, ma stranamente non lo è perchè la sensazione del polpo,
infondo, le sta piacendo.
Riconosce la donna che si
è avvicinata a lei, è la ragazza che le ha messo il piede in faccia
prima che svenisse all'accampamento. Questa donna adesso le mostra il
viso. È la ragazza che durante la cena la riempì di domande.
La donna le punta una
lama al viso, chiedendole se ha paura, ma Sandra non prova paura.
Nonostante ciò non riesce a risponderle, geme. Tra un gemito e
l'altro riesce a rispondere di no e a quel punto la ragazza l'afferra
per il collo e la bacia.
Il polpo è ancora li,
avvinghiato a lei, che scivola sul suo corpo, che l'afferra e che con
le sue ventose resta ancorato a lei.
Sandra viene slegata
dalla ragazza, è ormai libera dalle catene che la tenevano ferma, ma
il polpo è li, ubriaco di piacere.
Interviene la ragazza,
cercando in tutti i modi di allontanare il polpo, per essere solo lei
a toccare Sandra, è gelosa.
Adesso anche Sandra vuole
toccare la ragazza. Inizia ad avere un atteggiamento quasi morboso
verso la sua carnefice. Il corpo della donna è freddo, sembra quasi
che voglia scaldarsi col calore del corpo di Sandra, ha quasi la
stessa temperatura del polpo.
Sembra quasi come se quel
polpo l'avesse inglobata, come se lei stessa fosse il polpo. Continua
a gemere, a godere.
Si sveglia. Al culmine
del piacere si sveglia!
È nella sua tenda.
Ancora distesa a letto si guarda attorno, cercando certezze nei
dettagli della sua abitazione. Sente ancora freddo, come in quella
che forse era un fantasia o un sogno.
C'è qualcuno accanto a
lei... vede a terra le tazze della sera prima, sente ancora l'odore
di menta nel the. Avevano un sapore strano in effetti.
Si gira e vede li la
donna delle mille domande, la donna della vasca, la donna polpo.
Realizza che forse
potrebbe averla drogata... e pensa al fatto che avrebbe potuto
chiederle tutto questo senza ricorrere ad altri mezzi
Adesso avrà la sua
vendetta.
______________________________________________
Etichette: blogger, clitoride, marta santospirito, plug the fun in, samar, satisfyer, satisfyer pro 2, sex toys, sexblogger, storie, vibratore